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Come diventare interior designer

  • 31/08/2025

Allora.
Se ogni volta che entri in una casa guardi più il colore delle pareti che la tv accesa, se ti emozioni davanti a una cucina ben progettata o se hai già pensato tre volte a come rifaresti la casa dei tuoi… forse l’interior designer dentro di te sta solo aspettando il momento giusto per uscire.

Noi di Metrocase lavoriamo ogni giorno con progettisti, architetti, home stylist e designer d’interni veri. Quelli che sanno scegliere il giusto cuscino e parlare col muratore senza farsi ridere dietro.

Ecco quindi una guida onesta, umana e pratica per capire come diventare interior designer, sul serio.

 

1. Serve una scuola? Sì. Ma non basta.

 

Puoi iniziare con un corso triennale, una laurea in design o architettura, o anche con corsi professionali privati.
L’importante è imparare le basi: progettazione, luce, materiali, storia del design, rendering, CAD, e tutto quel bel pacchetto lì.

Ma la verità è che nessun titolo ti farà diventare designer, se non ci metti anche l’occhio, il gusto, la curiosità.

 

2. Fai pratica, anche se nessuno te la chiede

 

Vuoi imparare? Progetta.

  • La cameretta di tua sorella.
  • Il soggiorno della zia.
  • Il tuo monolocale.
  • Anche solo ipoteticamente: fai progetti finti ma fatti bene.

Crea moodboard su Pinterest, usa SketchUp, AutoCAD, Canva o pure carta e penna.
Ma fallo. Sempre.
L’occhio si affina solo sporcandosi le mani (o il mouse).

 

3. Fatti un portfolio prima ancora di avere clienti

 

Il portfolio è la tua carta d’identità.
E no, non deve contenere solo cose fatte per altri.
Anche progetti immaginari vanno benissimo, purché siano ben presentati.

Mostra come pensi, come risolvi problemi, come accosti materiali.
Chi ti guarda vuole capire se si può fidare di te. Anche solo per consigliargli il colore del bagno.

 

4. Inizia anche dal basso (ma inizia)

 

Non servono subito mega clienti e case su AD.
Puoi cominciare con consulenze da remoto, home staging per immobili in vendita, o aiutando amici a sistemare casa.

Ogni stanza progettata ti insegna qualcosa. Ogni cliente (anche quello che vuole la parete fucsia) ti allena.

E ogni feedback, anche quello pungente, è un passo avanti.

 

5. Mostrati (e non solo su Instagram)

 

Il design è visivo. Quindi sì, serve mostrarsi.
Crea una pagina social, un sito semplice, un profilo LinkedIn aggiornato.
Parla dei tuoi progetti, delle tue ispirazioni, dei tuoi dubbi.

Le persone non vogliono solo vedere bei rendering: vogliono conoscere te, capire come lavori, se si fidano.

Spoiler: i primi clienti arrivano spesso così.

 

Ultime considerazioni

 

Diventare interior designer non è una passeggiata.
È una corsa ad ostacoli tra burocrazia, ispirazione e clienti che vogliono “qualcosa di semplice ma che stupisca”.

Ma se ti piace vedere una stanza prendere vita, se ti emoziona vedere un progetto realizzato, se ami ascoltare le persone e trasformare i loro sogni in spazi… allora questo lavoro fa per te.

E noi di Metrocase, che con designer e progettisti ci lavoriamo ogni giorno, ti diciamo:
inizia.
Anche piccolo, anche da solo. Ma inizia.

Hai già cominciato?
Raccontacelo.
Oppure mandaci un tuo progetto, una moodboard, o anche solo un’idea su cui stai lavorando.
Chi lo sa… magari ci scappa una collaborazione 😉

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